
Roberto Mancini e Mario Balotelli, allenatore e attaccante del Manchester City (© Action Images/Paul Currie)
Roberto Mancini è sempre stato un ammiratore delle qualità di Mario Balotelli. Ora, però, paragonando il suo amato-odiato pupillo a Messi e Cristiano Ronaldo ha decisamente esagerato. E non solo perché l’argentino, mentre scriviamo, strabilia in Champions League con una doppietta. Ma perché non si possono confondere il diavolo e l’acqua santa. E come sempre sono i numeri a parlare.
Il tecnico del Manchester City, forse perché in confusione per la difficile situazione della sua squadra in Europa, forse per voler dare l’ennesima spinta educatrice a Super Mario, si è espresso così in conferenza stampa: “Come si fa a lavorare con lui? Buona domanda. Fuori dal campo è fantastico, ma a volte non capisce quanto sia importante il suo lavoro per la sua vita. Potrebbe essere al livello di Ronaldo e Messi se capisse che deve lavorare duro e pensare al calcio, non alle altre cose”.
Ecco, “potrebbe”. Vero che si tratta di un condizionale, ma se vi dicessero che il Pescara “potrebbe” vincere la Champions League, ci credereste? Possiamo pure elogiare Balotelli all’infinito, ma non si deve scherzare con le statistiche né illudere tifosi e media. A parlare contro Mancini (e contro il pestifero numero 45 dei Citizens) sono i numeri. Nel confrontare le sue gesta con quelle di Messi e Cristiano Ronaldo ci limitiamo a quelli, perché se iniziamo a parlare di premi e titoli non si finisce più.
Innanzitutto una semplice dimostrazione numerica delle loro differenze attuali, considerando però la differenza di età tra i 3 giocatori:
Partiamo dal più “vecchio”, Cristiano Ronaldo, che oggi (20 settembre 2012) ha esattamente 27 anni e 286 giorni: finora in carriera in squadre di club, in tutte le competizioni, ha messo a segno 287 reti in 484 partite. Cui vanno sommati i 37 gol in 100 presenze con la nazionale portoghese.
Passiamo a Lionel Messi, nato 25 anni e 149 giorni fa: per lui lo score nel Barcellona, la sua unica squadra finora, è di 275 gol in 347 match giocati. In più, ci sono i “soli” 31 messi a segno nelle sue 76 apparizioni con la maglia dell’Argentina.
E infine Mario Barwuah Balotelli, che oggi ha 22 anni e 100 giorni esatti: finora tra Inter e City ha totalizzato 159 presenze con il contorno di 57 reti. Con la maglia azzurra per lui finora 16 partite e 5 reti. Altri numeri, insomma.
Ma per essere più precisi, andiamo a vedere quali erano le statistiche dei due fenomeni che il Mancio ha osato paragonare al Pierino d’oltremanica quanto avevano la sua stessa età.
Cristiano Ronaldo aveva 22 anni e 100 giorni a metà maggio del 2007, cioè al termine della sua quarta stagione con il Manchester United. E aveva nel suo curriculum 190 partite e 55 reti in squadre di club. Dunque qualcosina in meno di Balotelli. Ma si rifaceva alla grande con il Portogallo: 46 presenze e 17 gol.
Messi, alla stessa età, era già di gran lunga superiore a entrambi: in 161 partite con il Barcellona addirittura 80 reti. E con la selecciòn 41 volte in campo mettendo a segno 9 gol. Dunque, peggio di CR7 in nazionale, ma comunque meglio di Balotelli.
E per comprendere al meglio la differenza, oltre ai numerosi trofei personali e di squadra, basta pensare che il massimo i due campioni lo hanno dato proprio dopo i 22 anni. Se si guarda ai numeri, si capisce quali imprese dovrebbe compiere da ora in avanti Balotelli. Siamo sicuri che Mario, questo Mario (meno genio che sregolatezza), saprà fare altrettanto. Siamo sicuri che, per citare un altro coloured (ben più di successo), per Balotelli il meglio debba ancora venire?