Questa è la seconda parte dell’intervista al campione olimpico Daniele Molmenti, esclusivamente incentrata sugli aspetti privati e sulle passioni dell’uomo. Qui potete trovare la prima parte, dedicato al lato sportivo di Daniele.
Pensieri di Sport: Sei tifoso e socio onorario del Milan. Quanto segui i rossoneri? Cosa pensi di questi primi tre mesi di stagione?
Daniele Molmenti: «Mi hanno invitato a Milanello ed è stata un’esperienza! Sono tifoso da sempre e certo questo inizio di campionato mi lascia perplesso. Ma a Milanello ho visto serenità e consapevolezza, quindi vedrete che il vero Milan piano piano tornerà fuori».
PdS: Daniele, è vero che il tuo kayak è rosso perché sei appassionato della Ducati?
DM: «Verissimo, la prima barca di cui ho potuto scegliere il colore era rossa, in onore di Troy Bayliss che vinceva in Superbike. Ho cominciato a vincere anch’io, e allora… rosso che vince non si cambia!»
PdS: Segui altri sport, in tv o sui giornali?
DM: «Normalmente la SBK, poi leggo la “gazza” quotidianamente, però dal fondo verso le prime pagine!»
PdS: Hai degli idoli, qualcuno cui ti ispiri, sia nello sport sia in altri campi?
DM: «Ne ho avuti tanti, Fogarty, Bayliss, Stoner, Ferrazzi che è ora il mio coach, Sattler leggenda della canoa slalom, ma al momento non ne ho tanti, a parte Rambo ovvio!»
PdS: Sei nato a Pordenone, dove hai sempre vissuto: cosa pensi della tua città e della tua regione? Vi sei molto legato?
DM: «Pordenone è una bella città, abbiamo tanto verde e non c’è quel caos metropolitano delle grandi città o quella solitudine del paesino, è un buon compromesso. A metà tra il mare e le montagne, vicina a Venezia e Trieste, la Slovenia e l’Austria, posso sciare o nuotare al mare in mezzora, c’è tutto quel che serve per invecchiare bene! Sì, sono molto legato, sono campanilista, molto!»
PdS: Il tuo rapporto con internet? Ad esempio Twitter: hai 5673 followers (al momento della redazione dell’articolo nda), ma soprattutto sei molto “presente”.
DM: «Si tratta di una cosa che non costa tanto ma fa piacere a molti, se io sto bene cerco di far star bene anche gli altri. Cerco di non scrivere stupidaggini inutili, ma notizie curiose o far sapere le cose belle che mi capitano».
PdS: Nei giorni prima delle Olimpiadi hai letto “Il maestro e Margherita”, un capolavoro della letteratura del ‘900. Che ne pensi? E in generale, ti piace leggere? Cosa hai letto nei giorni della vittoria olimpica?
DM: «Nei giorni della gara leggevo invece “Uova fatali”, sempre di Bulgakov. Non è il mio genere preferito, ma avevo quello e mi divertiva molto, molto più simpatico di Maestro e Margherita che a dir la verità non mi ha così entusiasmato! Mi piace molto leggere, adesso manca il tempo ma ho già una bella lista per l’inverno!»
PdS: Che musica ti piace? Ti aiuta ascoltarla nel tuo sport?
DM: «Adesso sto ascoltando una messa medioevale di Guillelme Dufay, tra cinque minuti in auto ci saranno i Metallica. I generi sono questi. Quando faccio sport non ascolto musica, può essere pericoloso perché facendo sport in natura devi sempre avere orecchi pronti a sentire se ci sono altri o magari qualcuno che ha bisogno d’aiuto. In palestra invece è diverso, lì qualche chitarra elettrica può aiutarti a tirare su 160kg in panca!»
PdS: Daniele Molmenti e le ragazze?
DM: «Diciamo che mi tengono occupato come un secondo lavoro, e soprattutto costa accontentarle tutte! (e scoppia a ridere nda)»
PdS: Ti è cambiata la vita dopo l’oro di Londra?
DM: «Sì, sono molto più impegnato per lavoro, svago, passioni, e nuove opportunità che cerco di cogliere».
PdS: Per finire: una parola per descrivere il tuo 2012?
DM: «Indimenticabile!»
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