
Gregor Schlierenzauer impegnato a Oberstdorf nella prima tappa della Tournée dei Quattro Trampolini (AP Photo/Matthias Schrader)
Vierschanzentournee. No, non è una parolaccia: è il nome – in tedesco, la lingua madre della competizione – della Tournée dei Quattro Trampolini, una competizione di salto con gli sci che si tiene dal 1952 sotto le festività natalizie, a cavallo tra la fine dell’anno e la Befana.
La Tournée, che per i saltatori vale quanto una Coppa del Mondo, si disputa su quattro trampolini: due tedeschi e due austriaci. Inizio in Germania con il Schattenbergschanze di Oberstdorf, seconda tappa sul Große Olympiaschanze di Garmisch-Partenkirchen prima di trasferirsi in Austria dove la Vierschanzentournee accende il Bergiselschanze di Innsbruck e poi incorona il suo re il 6 gennaio ai piedi del Paul-Ausserleitner-Schanze di Bischofshofen. L’edizione numero 61 del Quattro Trampolini, conclusasi ieri, ha fatto a modo suo un piccolo grande pezzo della storia del salto con gli sci. No, non una storia con la “S” maiuscola, in stile Sven Hannawald 2001/2002 (segnatevi nome e data, ne risentirete parlare prima o poi qui su Pensieri di Sport, ndr), ma tanti piccoli record che comunque non sono meno importanti.
Partiamo dal re della Vierschanzentournee: per il secondo anno consecutivo a vincerla è il 23enne – compie gli anni proprio oggi – austriaco Gregor Schlierenzauer. Il tirolese di Rum, piccolo comune di meno di 10mila abitanti nel distretto di Innsbruck, diventa così l’undicesimo saltatore capace di vincere più di una Tournée e l’ottavo che ne vince almeno due consecutive (ma è solo il secondo a riuscirci negli ultimi 25 anni dopo la doppietta di Janne Ahonen 04/05 e 05/06). Numeri importanti ma non strabilianti. Strabiliante, invece, c’è che Gregor prima dei 23 anni firma la vittoria numero 45 in Coppa del Mondo e il podio numero 73. Il record all-time di vittorie in Coppa del finlandese Matti Nykänen, che resiste dal 1989, è ormai a portata di mano, lontano un solo successo.
Con la vittoria di Bischofshofen (e prima anche a Innsbruck), Schlierenzauer si è portato a -1 anche dal record di singole tappe vinte nella Tournée, a quota 9 ha infatti agguantato Ahonen e insegue i 10 successi parziali del tedesco Jens Weißlog e del norvegese Bjørn Wirkola. Wirkola (e Ahonen) che invece “Schlieri” ha eguagliato per il record all-time di podi consecutivi nelle tappe della Vierschanzentournee: con i quattro di questa edizione Gregor ha portato la sua striscia, che rimane aperta, a quota 8 (4 vittorie, 3 secondi posto e un terzo). Gli stessi centrati dal finlandese tra il 2004 e il 2006 e dal norvegese, a cavallo di tre edizioni, tra il ’65 e il ’68. E come se non bastasse Schlierenzauer è diventato anche il secondo saltatore di sempre, dopo Ahonen, capace di vincere almeno due volte su ognuno dei quattro trampolini della Tournée.
Ma non finisce qui. Gregor è diventato anche il secondo saltatore a superare i 1100 punti nella classifica finale della Tournée, sfiorando il record di 1123.7 punti fatto segnare nel 2008/2009 dal compagno di squadra Wolfgang Loitzl. Un vero e proprio dominio delle aquile austriache, insomma. E infatti l’Austria ieri con Schlierenzauer ha messo in bacheca la quattordicesima Tournée della sua storia, seconda sola ai 16 successi della Finlandia. Inoltre è anche la quinta vittoria consecutiva di un saltatore austriaco (Loitzl, poi Kofler, quindi Morgenstern e la doppietta di Gregor), nuovo record assoluto visto che in precedenza al massimo si era arrivati al tris norvegese di fine anni ’60, tutto firmato dal solito Wirkola.
Ma a festeggiare non sono stati solo Schlierenzauer e l’Austria. Nel loro piccolo l’hanno fatto anche la Germania e la Norvegia. Per la prima volta dalla riunificazione della Germania, infatti, ben tre “panzer” tedeschi hanno chiuso nei primi 10 della classifica finale della Vierschanzentournee (Michael Neumayer 6°, Andreas Wellinger 9° e Martin Schmitt 10°). In casa norvegese, invece, si festeggia un doppio podio nella classifica finale della Tournée che mancava dal 1981/82. Trentuno anni fa erano stati Roger Rud (2°) e Per Bergerund (3°) a fare da paggetti al vincitore tedesco Manfred Deckert; stavolta sono stati Anders Jacobsen e Tom Hilde ad accompagnare sul podio Re Gregor.