Dalle scommesse ai cardinali tifosi: tutto lo sport del Conclave

Nanni Moretti e i cardinali riuniti in conclave alle prese con la pallavolo, in una scena del film "Habemus Papam" (Foto Ansa - Philippe Antonello)

Nanni Moretti e i cardinali riuniti in conclave alle prese con la pallavolo, in una scena del film “Habemus Papam” (Foto Ansa – Philippe Antonello)

Ci siamo, è arrivato il momento più atteso del 2013. Non stiamo parlando della finale di Champions League o del Mondiale di Formula Uno. Che siate credenti oppure no, il mondo si ferma per l’elezione del nuovo Papa. Ecco tutto quel che hanno in comune il Conclave, al via oggi in Vaticano, e il mondo dello sport. E, credeteci, le curiosità non mancano.

Il nuovo pontefice sarà un uomo anziano (l’età media in Conclave è di 72 anni, peggio del Milan di un paio di anni fa), quindi poco propenso allo sport attivo. Però, a inizio pontificato, Giovanni Paolo II si era dimostrato un grande camminatore e un amante dello sci. Più in generale, appassionato dello sport in senso lato. Di certo più studioso e sedentario è stato il dimissionario Joseph Ratzinger, alias Benedetto XVI, ma anche nel suo caso lo sport, specialmente sotto forma di incontri “speciali”, non è mancato.

Spostiamoci però sul lato concreto dell’evento. Si dovrà infatti eleggere il nuovo Papa, a meno che non si realizzi l’auspicio (solo ironico e in parte smentito) di una bomba in Vaticano, espresso su Twitter dal giocatore di basket dell’Olimpia Milano Alessandro Gentile. Sport è un termine ormai legato (nel bene e nel male, purtroppo) alle scommesse, e stesso discorso vale per il Conclave. Non intendiamo, sia chiaro, che si concretizzi il sogno di Nanni Moretti nel film “Habemus Papam”, nel quale i cardinali sono protagonisti di un torneo di pallavolo. Ma quasi tutte le agenzie di betting stanno quotando i papabili successori di Ratzinger, e il favorito è un italiano, l’arcivescovo di Milano Angelo Scola. Tifoso del Milan dichiarato, in passato si è dimostrato consapevole, da buon cattolico, dell’importanza dello sport nella vita dell’uomo.

Eppure per diventare Papa non è necessario essere un cardinale, e così l’ironia di qualche agenzia di scommesse non manca. Le sorprese principali tra i quotati arrivano proprio dallo sport: si passa da Mario Balotelli a Francesco Totti fino all’incredibile ipotesi del giornalista e tifoso del Milan Tiziano Crudeli.

In un momento di tale importanza per il mondo cattolico non manca l’attività sportiva, da intendere nel senso pratico del termine. È tuttora in corso infatti in Vaticano la settima edizione del mondiale di calcio pontificio, la Clericus Cup. Scendono in campo 355 tra sacerdoti e seminaristi, provenienti da tutto il globo: sono infatti ben 56 le nazioni rappresentate.  L’ideatore della manifestazione? L’attuale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, tra i primi nelle preferenze dei bookmakers e grande appassionato di calcio. Uno che è arrivato a ipotizzare la formazione di una squadra professionistica del Vaticano. Chissà che non fosse poco casuale la sua presenza in Polonia nel bel mezzo dell’Europeo 2012. Di lui si sa addirittura la “fede” calcistica: juventino, tanto che qualche anno fa commentò anche una partita dei bianconeri. E non è mancata, ieri, una battuta sulla passione di Bertone per la Juventus da un “collega”, Don Mazzi, che su una sua possibile elezione ha scherzato: “Sono sempre fortunati quei bianconeri lì”.

Insomma, un conclave dove la Juventus è ben rappresentata, a conferma dell’ottimo momento della Vecchia Signora in campionato. Tifano per i ragazzi di Antonio Conte, infatti, anche Giuseppe Bertello (presidente del Governatorato) e Domenico Calcagno (presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica). In minoranza, insomma, il tifoso del Napoli secondo in classifica, l’arcivescopo del capoluogo partenopeo Crescenzio Sepe. Spesso discusso come religioso, ma sempre attento alle sorti della squadra azzurra.

Anche qualche cardinale straniero può però ambire a fare un giro in Papa-mobile. Uno dei più noti è il canadese Marc Ouellet, appassionato di hockey su ghiaccio e al contempo un grande nuotatore. Altro nordamericano è l’arcivescovo di New York Timothy Dolan, che però parlando proprio di scommesse al Daily News, ha negato di avere chance di elezione: “Non scommetterei la casa sulla probabilità di diventare Papa e non lo consiglierei alla gente. Meglio scommettere sulla vittoria dei Mets”. Ecco, per capirci: la squadra di baseball della Grande Mela non vince le World Series dal 1986. C’è infine l’ipotesi del cosiddetto “Papa Nero“: tra i candidati il nigeriano Francis Arinze. Che la Nigeria possa festeggiare di nuovo, dopo la conquista della Coppa d’Africa?

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