
La Red Bull guidata da Sebastian Vettel durante le prove libere del GP di Australia di Formula 1, sul circuito dell’Abert Park (Photo Robert Cianflone/Getty Images)
Si accendono i motori, si spengono i semafori. I bolidi sono pronti a sgommare, gli artisti delle 4 ruote daranno vita all’ennesimo circus a caccia di sorprese e spettacolo, un po’ carenti negli ultimi anni. Insomma, sta per partire l’edizione 2013 del Mondiale di Formula 1. E noi, in attesa del semaforo verde (e dopo aver tirato fuori i numeri e le curiosità della competizione), vi offriamo una “guida” della stagione.
Otto mesi e poco più (per l’esattezza 252 giorni) per decidere il pilota successore di Sebastian Vettel sul trono di campione del mondo e il team che prenderà il posto della Red Bull. A meno che non si ripeta l’ormai solita trama e la super accoppiata non torni a trionfare. Sì, perché sono già 3 anni consecutivi che il tedesco e la sua squadra fanno piazza pulita. E i pronostici, come vedremo, sono ancora dalla loro parte. Ma, almeno questo va detto, lo squilibrio di forze sembra esser diminuito. E allora analizziamo i due team favoriti per la vittoria finale e curiosiamo tra i possibili outsider.
INFINITI RED BULL RACING
Confermarsi, è risaputo, può essere più difficile di vincere per la prima volta. Eppure mai come in questo caso è vietato puntare più in basso del primo posto. Non solo perché la RB9 è stata perfezionata per il bis, ma perché stiamo parlando di un team simbolo di solidità. La scuderia dell’imprenditore austriaco Dietrich Mateschitz, nata solo 8 anni or sono dalle ceneri della defunta Jaguar, ha ben presto messo le ali. Negli ultimi 3 anni il dominio è stato assoluto, anche se qualche scricchiolio è arrivato nell’ultima stagione, con Vettel costretto a rimontare su Alonso negli ultimi Gran Premi. Un segnale d’allarme o l’unica macchia in un giaguaro perfetto? Se Alonso sarà come Bersani, l’ennesimo trionfo Red Bull è assicurato.
– SEBASTIAN VETTEL: Il quarto titolo di fila sarebbe un’impresa che pochi, anzi pochissimi, sono riusciti a compiere (vedi alla voce “miti” come Fangio tra il 1954 e il 1957 e Schumacher, tra il 2000 e il 2004). Insomma, un’autentica consacrazione, pur precoce, considerati i soli 25 anni di Vettel. Un giovanissimo, per le abitudini e la media del circus. Eppure, va detto, “the best” per quanto riguarda titoli vinti (3), GP (26) e pole position (36). Insomma, il favorito numero uno resta lui.
– MARK WEBBER: Compagno di squadra e, allo stesso tempo, possibile rivale del tedesco. Nonostante abbia 11 anni in più di Sebastian e sia tra i vecchietti del gruppo, l’australiano è sempre costante nelle prestazioni e, non va dimenticato, sarà al volante di una monoposto formidabile proprio come Vettel. Come per Massa, si potrebbe trattare dell’ultimo anno ad alti livelli. E il focoso Webber, efficace come pochi altri in qualifica, vorrà sfruttare al massimo l’occasione finale.
SCUDERIA FERRARI
La Rossa torna a credere davvero in una stagione di alto livello, e non solo perché è condannata a vincere dopo il dominio redbullistico di 2010, 2011 e 2012. Il divario tra i 5 top team si è sensibilmente ridotto, e a parlare sono i tempi in pista. Dopo qualche anno da Maranello è uscita una vettura, la F138, finalmente pronta a tornare protagonista sia sul giro secco sia in gara, grazie anche a una maggior affidabilità meccanica. Insomma, il titolo piloti numero 16 e quello costruttori numero 17 sono alla portata dei ragazzi guidati da Stefano Domenicali.
– FERNANDO ALONSO: Lo spagnolo si è stufato. “Iniziare meglio del 2012 non sarà difficile” ha detto in una recente intervista. E in effetti una sola vittoria nelle prime 7 gare non fu quel che si dice “una buona partenza”. Anzi, nonostante i buoni risultati di metà stagione, fu proprio per quel pessimo avvio che il ferrarista ha perso ancora una volta il titolo. Schumacher impiegò 5 stagioni per vincere “in rosso”, Fernando vuole e può farcela dopo 4 anni. Altrimenti, perché la Ferrari si chiamerebbe “cavallino rampante”?
– FELIPE MASSA: I numeri sono contro di lui: 11 GP vinti in carriera, ma l’ultimo nel lontano 2008. E soprattutto, nel totale della scorsa annata, ha messo insieme solo 2 podi. Non male, se non stessimo parlando della seconda guida della squadra più famosa al mondo. Questa per lui sarà l’ultima chance di brillare, ma gli stessi tifosi ci sperano poco.
THE OTHERS
Molti sono convinti di una possibile conferma della Red Bull e di Vettel. Molti altri, specialmente in Italia, credono che sia giunto il momento giusto per la Ferrari. Ma in passato qualche sorpresa non è mancata (vedi il 2009 targata Brawn e Button). A candidarsi per un exploit sono, su tutti, due ex campioni del mondo come Hamilton e Button. Stesso motore Mercedes per i due inglesi, ma scuderie differenti. Lewis ha lasciato la McLaren e tenta fortuna in Germania, mentre Jenson è rimasto “a casa” e adesso al suo fianco ha il giovane e talentuoso messicano Perez. Da non sottovalutare poi la Lotus (motorizzata Renault) di Raikkonen. Tornato alle corse nel 2012 dopo 3 anni di “quasi ritiro”, si è piazzato terzo nel mondiale pur avendo vinto un solo GP. E vincere un GP, senza porsi altri obiettivi irrealistici, è quel che tenteranno di fare le squadre minori: Sauber, Force India, Williams, Toro Rosso, Caterham e Marussia. Scuderie che fanno da sparring partner ai big, andando a caccia di qualche punto e poco più. Una cosa è certa, ci sarà un grande, grandissimo assente: Michael Schumacher, stavolta ritiratosi definitivamente. La Formula 1 va avanti, ma perde il suo più grande campione.
SCOMMETTIAMO CHE…
Come in tutte le competizioni che si rispettino è possibile un ulteriore “gioco”, cioè scommettere su chi ne uscirà trionfatore. La griglia di partenza è piena di alternative agguerrite, ma secondo i bookmakers l’esito potrebbe essere ripetitivo: Vettel favorito su Alonso, Hamilton pronto a inserirsi nella lotta. Subito dietro le im-possibili sorprese rappresentate da Button o Raikkonen. E Massa? Tra gli ultimi, e anche questo, è giusto dirlo, non ci sorprende affatto.
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