MLB ai nastri di partenza, tutti a caccia dei San Francisco Giants

I San Francisco Giants fanno da sfondo al trofeo delle World Series, sono loro i campioni in carica (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

I San Francisco Giants fanno da sfondo al trofeo delle World Series, sono loro i campioni in carica (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

Play ball! Dopo sette – lunghissime, estenuanti e noiose – settimane di spring training, domani inizia finalmente la regular season dell’MLB, la Major League Baseball, il campionato di “batti e corri” più importante e rinomato del mondo.

Alle 2.05 della notte tra domenica e lunedì si alzerà il sipario sulla stagione 2013 con il derby texano tra Texas Rangers e Houston Astros. Gara non casuale visto che segnerà il passaggio ufficiale in American League degli Astros, che dalla loro fondazione nel 1962 avevano sempre fatto parte della National League. Il secondo cambio di lega della storia – nel 1998 i Milwaukee Brewers fecero il passaggio inverso lasciando l’AL per la NL 29 anni dopo la fondazione – servirà a riequilibrare le due Leghe. Le 30 squadre saranno infatti divise in 6 division, tre per lega, da 5 squadre ognuna.

Dopo lo storico antipasto in salsa texana il via vero e proprio alla stagione sarà lunedì, con 13 gare in programma per l’Opening Day tra cui “la” partita: New York YankeesBoston Red Sox. Una rivalità, però, che per questo 2013 sembra avere in gioco l’onore e poco più. Dopo anni di dominio, infatti, né Yankees né Red Sox sono tra le principali favorite al titolo, complici infortuni e scelte strategiche sbagliate che stanno presentando il conto. Ma il baseball è sport estremamente imprevedibile e da qui a ottobre tanto può succedere e ancora di più cambiare. E così anche Yankees e Sox partono alla rincorsa del trono dei San Francisco Giants, che nello scorso ottobre hanno festeggiato il secondo titolo in tre anni.

Per riuscirci, però, Yankees e Sox dovranno vedersela con quella che, probabilmente, si conferma la division più tosta e competitiva dell’intera MLB: l’American League East. Tutte e cinque le squadre, infatti, hanno legittime ambizioni. Gli Yankees – privi almeno all’inizio di Alex Rodriguez, Mark Teixeira, Curtis Granderson e capitan Jeter – si aggrapperanno a Robinson Cano e CC Sabathia per non vedere ridicolizzati i quasi 229 milioni di dollari di payroll, il più alto in MLB come ormai da molti anni. I Red Sox nella scorsa estate hanno azzerato il roster e ora sperano nelle rinascite di Ellsbury e Lester; gli Orioles del giovane Manny Machado dopo la sorpresa del 2012 vogliono provare a contendere, in attesa degli arrivi dalle minors di Dylan Bundy e Kevin Gausman; i Tampa Bay Rays ormai da anni fanno meraviglie con un roster poco costoso imperniato sui giovani, che ha nel super-lanciatore David Price la sua stella assoluta; mentre i Toronto Blue Jays in inverno hanno rivoluzionato la squadra acquisendo tutta una serie di superstar con un solo obiettivo: l’anello.

Ma i favoriti dell’American League vengono da un’altra division, la Central, e sono i Detroit Tigers. Lineup potentissimo grazie all’MVP Miguel Cabrera e a Prince Fielder, mentre Justin Verlander, il miglior lanciatore del mondo, guida un ottimo pitching staff fresco di rinnovo record – firmato ieri sera – multimilionario: 180 milioni in 8 anni. Dall’AL West occhio ai Los Angeles Angels, che in inverno hanno aggiunto Josh Hamilton ad Albert Pujols e soprattutto al fantasmagorico Mike Trout, e ai sempre pericolosi Texas Rangers, che hanno perso qualche pezzo ma sono pronti a lanciare super-prospetti come Jurickson Profar e Mike Olt.

In National League, invece, la palma di favorita non può non andare ai Washington Nationals. Il lineup è completo e ancorato sul fenomeno 20enne Bryce Harper, il pitching staff pauroso con due ace come Stephen Strasburg e Gio Gonzalez. Sulla carta, probabilmente, sono la squadra più completa delle 30. Nella NL East proveranno a infastidirli gli Atlanta Braves, che in off-season hanno rinnovato gli esterni ricongiungendo in Georgia i fratelli Upton, Justin (da Arizona) e BJ (da Tampa). Difficile il compito, invece, per i Philadelphia Phillies di Cliff Lee e Roy Halladay, a cui potrebbe non bastare l’esplosione dell’esterno Domonic Brown.

I campioni di San Francisco, che ieri hanno blindato il loro ricevitore Buster Posey con un contratto di 167 milioni di dollari in 9 anni, sono i favoriti della NL West, ma i Los Angeles Dodgers vogliono scalzarli di forza. Dodici mesi fa il loro payroll era di circa 90 milioni, ora si attesta intorno ai 216 grazie alla nuova – ricchissima – proprietà, che nel finale della scorsa stagione ha fatto arrivare superstar come Adrian Gonzalez e Hanley Ramirez per poi aggiungere in inverno anche Zack Greinke.

Interessantissima, infine, la corsa della National League Central. I Saint Louis Cardinals sono sempre pericolosi e lanceranno il top prospect Shelby Miller ma Cincinnati ci crede più che mai visto che ha acquisito Shin-Soo Choo per completare un roster di livello eccezionale, che già comprendeva stelle come Cueto, Latos, Bruce e Votto. Occhio, però, perché non ci sono squadre materasso in questa division: i Chicago Cubs continuano bene la loro ricostruzione e accanto a Jeff Samardzija e Starlin Castro presto arriveranno il cubano Jorge Soler e l’interbase Javier Baez; Milwaukee con Gallardo, Braun, Lohse e tanti altri ottimi giocatori sarà un osso durissimo mentre i Pittsburgh Pirates dopo anni di sconfitte sembrano pronti al salto di qualità, guidati da Andrew McCutchen e dal paisà Jason Grilli, in attesa del prossimo arrivo dalle minors di Gerrit Cole.

Tanta carne al fuoco, insomma, e una maratona lunga 162 partite per godersela tutta. Poi a ottobre la maratona diventerà uno sprint, quando a corsa al trono dei Giants entrerà nelle fasi calde. Difficile fare pronostici, ma nel baseball dell’era post-steroidi i giovani potrebbero fare la differenza come non mai. Benvenuti nella lega di Bryce Harper e Mike Trout. Godetevi lo spettacolo.

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