Rombano i motori, i piloti sono pronti con la mano sull’acceleratore. E, soprattutto, luci ben accese. Sì, perché sta per partire, con la gara notturna del Qatar (ore 21 italiane), la stagione 2013 della MotoGP. Nel primo campionato senza Stoner non mancherà, come sempre, lo spettacolo. Jorge Lorenzo si confermerà o cederà il trono ai rivali? Quel che sembra indubbio è che il titolo andrà a uno dei quattro piloti più attesi: oltre al campione in carica e al solito sfidante Pedrosa, spunta il giovane Marc Marquez e torna a farsi sotto il vecchio leone Valentino Rossi. Insomma, più che mai Spagna contro Italia, anche se il numero 46 parte in inferiorità numerica.

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo posano sorridenti in una delle foto di rito per la stagione 2013 della Yamaha (Photo motoblog.it)
Quel che resta da capire su Valentino è quanto davvero potrà essere protagonista e quanto, invece, la sua è un’immagine mediatica utile a dar forza alla classe regina del Motomondiale. Rossi è di gran lunga il più esperto centauro in gara, come testimoniano i 184 gran premi disputati in MotoGP (di cui 66 vinti, media del 36%, la più alta in pista). Basti pensare che dopo di lui ci sono ColinEdward a 168 e Nicky Hayden a 167, ma nessuno dei due sarà davvero in corsa per il titolo (e il più “navigato” tra i favoriti è Pedrosa con soli 116). Però Valentino, che è anche il più titolato con ben 6 trionfi nelle 11 stagioni fin qui storia della categoria, non vince dal 2009 ed è reduce dal black out dei 2 anni in Ducati (sesto e settimo non sono piazzamenti presenti nel dizionario Rossiano).
Ora, tornato alla Yamaha, Rossi ha già fatto segnare tempi da protagonista. Però, sia chiaro, Vale si ritrova in squadra l’uomo da battere, Jorge Lorenzo, già compagno di squadra fino al 2010. Lo spericolato ventiseienne non è uno che non perdona: negli ultimi 4 anni si è preso due titoli (e le altre due volte è arrivato secondo). Insomma, il maiorchino è il favorito d’obbligo, anche in virtù del suo rapporto privilegiato con la M1 e con il team Yamaha, dove è di casa da 6 anni.
La Yamaha, insomma, sembra partire leggermente favorita con i due piloti più famosi, ma per il titolo potrebbe essere sfida alla pari con la Honda, che punta doppiamente sul talento iberico. Marc Marquez, vent’anni appena compiuti e fresco vincitore della Moto2, è all’esordio in MotoGP prendendo il posto di un certo Casey Stoner. I tempi nei test invernali sono da campioncino, ma aspettiamo a vederlo in gara. Con lui in squadra l’altro spagnolo Dani Pedrosa, che dopo 7 stagioni senza la coppa finale (ben 3 volte secondo) vuole mettere la firma sul mondiale. Lascia da sempre qualche dubbi la sua tenuta mentale in gara, ma è pur vero che quest’anno la moto migliore sembra essere la sua RC213V.
“E gli altri?” vi starete chiedendo. Ci sono altri 20 piloti, è vero, ma nessuno sembra in grado di impensierire i 4 favoriti. A partire da Nicky Hayden, iridato nel 2006 ma che in Ducati non convince da ormai 4 stagioni (e nella quinta difficilmente cambierà marcia). A far sognare i tifosi italiani, oltre al Dottore, potrebbe essere Andrea Dovizioso, che ne ha preso il posto sulla rossa di Borgo Panigale. Ma il suo inizio sarà durissimo, dato che i tempi lo vedono indietro di circa un secondo a giro sui rivali e la sua moto è evidentemente in fase di messa a punto. Ciò nonostante i 13 podi nelle ultime due stagioni possono far ben sperare per il futuro. Diciamo per un 2014 più tricolore.
Insomma, chi vincerà? L’avete capito, non sappiamo dirvelo con certezza. Quel che è certo, invece, è che nessuno di loro tornerà a casa troppo triste. E ci pare ovvio: con le bellezze che si ritrovano come mogli o fidanzate, il binomio “donne e motori” è più che confermato.