La Formula 1 può piacere o meno, come ogni sport. Ma il circuito cittadino del Principato di Monaco è speciale e irresistibile anche per occhi disinteressati. Quelle curve, gli scorci di mare, di ville e di folla, brillano da anni di campioni e auto d’ogni epoca. In questo weekend lo sport non manca, tra finali di Champions League e di Coppa Italia, playoff di basket in Italia e in NBA e tanto altro. Ma domani a Montecarlo si correrà l’edizione numero 60 del GP di Formula 1, ci sembra doveroso presentarla nel migliore dei modi.
Stiamo parlando di un Gran Premio eccezionale, nel senso stretto del termine. Permette forse pochi sorpassi, ma è sempre teatro di uno spettacolo degno del suo nome. Sfide volanti in curve pericolose e numerosi incidenti (ultimo quello di oggi di Felipe Massa, uscito illeso da una Ferrari completamente distrutta).
Era il regno di Senna, amante delle sue chicane e dei suoi brevi rettilinei. E’ tuttora l’unico Gran Premio che si permette il lusso di non correre come e quando tutti gli altri. Il venerdì, infatti, non si corre, anticipando le prove libere al giovedì. E poi è il solo circuito cittadino in cui, tra una sessione e l’altra di prove o qualifiche, le strade vengono subito riaperte alla circolazione del traffico “normale”.
Il Gran Premio di Monaco è questo e tanto altro. Ecco di seguito il meglio della sua essenza in alcuni numeri speciali.
1:14.439 – Il record sul giro, fatto registrare da Michael Schumacher nel 2004 su Ferrari.
2 – Le curve più caratteristiche, che rendono speciale questo tracciato. L’ampio curvone veloce all’interno del tunnel, in cui si va oltre i 280 km orari, e quella leggendaria a ferro di cavallo della Vecchia Stazione, affrontata di solito a circa 55 km l’ora. Sono rispettivamente la curva più veloce e la curva più lenta del Campionato di Formula 1.
4 – Il numero di piloti arrivati al traguardo nell’edizione del 1996. Fu record, incredibile se si pensa alle 22 vetture al via. La gara, funestata da pioggia e numerosi incidenti, fu vinta da Olivier Panis (unico trionfo in carriera) e interrotta con 3 giri di anticipo per il superamento delle due ore massime consentite.
5 – Il record di pole position a Monaco spetta all’indimenticato Ayrton Senna, ennesima dimostrazione della sua classe in pista. Il brasiliano ha fatto meglio di Fangio, Clark, Stewart e Prost, fermi a 4 pole. In tutto sono stati 32 i piloti capaci di qualificarsi per primi al via della corsa monegasca.
6 – Come il record di successi tra i piloti, appartenente ad Ayrton Senna. Seguono G. Hill e M. Schumacher con 5 vittorie, Prost con 4 e Moss e Stewart con 3. In totale qui hanno esultato 31 piloti diversi.
8 – Dei 22 piloti che prenderanno il via domani a Monaco, 6 hanno già avuto modo di vincere la corsa per un totale di 8 volte. Ben 2 i trionfi per Alonso (2006 e 2007) e Webber (2010 e 2012). Una vittoria a testa per Raikkonen (2005), Hamilton (2008), Button (2009) e Vettel (2011).
16 – I team che hanno vinto almeno un Gran Premio di Monaco in Formula 1. Tra questi assoluto dominio McLaren con 15 successi, seguita dalla Ferrari a quota 8 e dalla Lotus a 7.
18 – Le curve del tracciato del Gran Premio di Monaco.
25 – Leggenda vuole che nel Principato sia difficilissimo superare. E infatti, per ben 25 volte, chi è partito in pole position ha poi vinto la gara. Tra chi è riuscito per due volte in questa accoppiata ci sono due piloti attualmente in gara, Alonso e Webber, mentre il bis è stato fatto per una volta da Raikkonen, Button e Vettel. Lo spagnolo della Ferrari è riuscito anche a fare l’hat trick, aggiungendo nel 2007 il giro più veloce.
59 – Le edizioni del Gran Premio di Monaco valide per il campionato del mondo di F1. La prima edizione è stata disputata nel 1950, e fu anche quella dell’esordio assoluto della Ferrari in Formula 1. Domenica verrà disputata la 60° edizione.
1929 – Il 14 aprile di quell’anno si disputò la prima gara, sotto l’impulso di Antony Noghes, fondatore dell’Automobile Club de Monaco (ACM). Bolidi d’altri tempi, non era ancora Formula 1.
3,340 – I chilometri di lunghezza del tracciato monegasco, il più corto di tutto il Mondiale, da percorrere 78 volte per un totale di gara di 260,520 km.