
Una suggestiva immagine dall’alto dello storico Old England Lawn Tennis and Croquet Club, sede del torneo di Wimbledon
Iniziato ieri in Inghilterra, il torneo di Wimbledon è l’evento tennistico dell’anno. Quello che tutte le stelle della racchetta vorrebbero vincere. Abbiamo scelto di presentarvelo in modo alternativo. Siamo in terra britannica, giusto? Avete presente le 5 W che insegnano a scuola come basi per la lingua inglese? Ecco, anche noi puntiamo sulle W, magari cambiando qualcosa. Perché anche Wimbledon inizia per W.
WHAT, WHEN, WHERE – L’importanza del torneo, quando e dove si gioca
Quello di Wimbledon, a sud di Londra, è l’evento più antico del tennis. Previsto ogni anno tra fine giugno e inizio luglio, per la durata di due settimane, è il terzo dei tornei del Grande Slam (dopo Australian Open e French Open) e il solo a essere disputato sull’erba. Tutti gli anni, sin dal lontano 1877, è ospitato dal Old England Lawn Tennis and Croquet Club. I suoi 19 campi, nell’ormai proverbiale prato verde, sono stati teatro di sfide leggendarie e possono oggi essere utilizzati tra maggio e settembre. Protagonista assoluto il Centre Court, cioè il campo centrale, ristrutturato nel 2009: ora può ospitare fino a 15000 spettatori e ha persino un tetto mobile che si apre o chiude in 10 minuti. Si sa, la pioggia dalle parti di Londra non manca mai.
WHO IS – I protagonisti odierni
Tra i più attesi non mancava Rafael Nadal, uscito vittorioso dal Roland Garros del mese scorso. Eppure lo spagnolo è uscito all’esordio. Per il titolo finale i più attesi tra gli uomini sono sicuramente il numero 1 al mondo Novak Djokovic, il padrone di casa Andy Murray e Roger Federer. Su tutti proprio quest’ultimo, e non solo perché lo svizzero è il campione uscente del torneo. Federer, forse il più grande tennista di sempre, deve dare un senso alla sua stagione peggiore di sempre, almeno finora. Tra le donne c’è grande attesa invece per la sfida (di recente anche fuori dal campo) tra Serena Williams (campionessa 2012) e la bella russa Maria Sharapova.
WHO WAS – I dominatori del passato
Otto finali disputate e sette vinte per Federer, già citato sopra. Ma non è stato il solo ad aggiudicarsi 7 titoli. Come lui 7 anche per altri due campioni: l’americano Pete Sampras tra il 1993 e il 2000, l’inglese William Renshaw a fine XIX secolo, tra il 1881 e il 1889. Tra i protagonisti indimenticabili ci sono stati fenomeni come Bjorn Borg (5 titoli consecutivi tra il 1976 e il 1980) o Fred Perry negli anni ’30. Sì, quel Fred Perry, quello delle polo. Indimenticabili poi il trionfo di Ivanisevic nel 2001 o la maratona tra Isner e Mahut nel 2010. Ben 10 degli ultimi 13 trofei al femminile sono in casa Williams: le sorellone statunitensi Venus e Serena si sono infatti spartite equamente i tornei. Dal 200 a oggi hanno fatto eccezione solo Sharapova, Mauresmo e Kvitova con un trionfo a testa. Ma la regina assoluta nella storia dei prati inglesi è stata Martina Navratilova, che ha potuto esultare per ben 9 volte tra il 1978 e il 1990.
WORDS – Hanno detto
Per capire quanto sia speciale Wimbledon ci affidiamo a qualche citazione famosa degli addetti ai lavori:
“L’erba è una superficie che sarebbe già sparita dal tennis se non fosse stata tenuta in vita da Wimbledon, ma è anche la più onesta nei confronti del talento. Sulla terra si può vincere con la pazienza e con la corsa, sul cemento con la violenza, sui prati ci vuole molto di più”. (Rino Tommasi)
“L’erba tagliata con cura, la ricca storia dell’antico stadio, i giocatori vestiti di bianco, gli spettatori rispettosi, la venerabile tradizione, nessun cartellone pubblicitario in vista: tutti questi elementi ti proteggono dal mondo esterno”. (Rafael Nadal)
“La storia d’amore più importante della mia vita? È stata quella con Wimbledon”. (Fred Perry)
“Wimbledon è qualcosa di più di un torneo, è una religione. La gente va lì, fa la fila ai cancelli da due notti prima, ma non solo per andare a vedere Nadal piuttosto che Federer. Wimbledon è il Vaticano del tennis. È come per un cattolico andare in pellegrinaggio a San Pietro”. (Gianni Clerici)
HOW MUCH? Quanto si vince?
Va bene, lo ammettiamo, la domanda non inizia con la W. Ma la W non manca, e dei soldi era necessario parlarne. Si gareggia per la gloria e per l’onore, ma anche per i premi finali. Crisi economica? Non per il tennis professionistico, e così i montepremi schizzano alle stelle. Gli organizzatori di Wimbledon hanno previsto un aumento complessivo del 40% rispetto allo scorso anno. Si passa infatti da 16,1 a 22,6 milioni di sterline (cioè 26,5 milioni di euro), con un aumento in un colpo solo di 6,5 milioni di sterline. Insomma, ora Wimbledon torna a essere il torneo più ricco del mondo. Avevano alzato la posta gli Us Open, seguiti subito da Australian Open e dal Roland Garros. Non poteva mancare la risposta british. Ma quanto si mettono in tasca i vincitori? La cifra, uguale per uomini e donne, è di ben 1,6 milioni di sterline (1,8 in euro).
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