Volley, a Mar del Plata via alla Final Six della World League

Ivan Zaytsev, bocca da fuoco principale dell'Italia, in attacco contro la Serbia in una partita del girone eliminatorio (foto FIVB)

Ivan Zaytsev, bocca da fuoco principale dell’Italia, in attacco contro la Serbia in una partita del girone eliminatorio (foto FIVB)

Questa sera a Mar del Plata, in Argentina, scatta la Final Six della World League, manifestazione ideata dalla FIVB – la Federazione Internazionale del Volley – nell’ormai lontano 1986 per poi vedere la luce con l’edizione inaugurale nel 1990. Come consuetudine le più forti nazionali mondiali di volley maschile si scontrano con in palio, oltre all’onore, un montepremi ricchissimo di 5.7 milioni di dollari totali (di cui 1 milione alla squadra vincitrice).

Tra le sei formazioni che hanno superato la fase eliminatoria, denominata Intercontinental Round,  solo una debutta all’atto conclusivo: il Canada che non era mai andato oltre il 7° posto conquistato nel 1992. Argentina e Bulgaria, pur mettendo insieme in due 15 presenze alle finali di WL, non sono invece mai salite sul podio, mentre le altre tre formazioni presenti – Brasile, Italia e Russia – combinano per 19 vittorie su 23 edizioni disputate e 42 podi complessivi.

Nel corso della sua storia, infatti, la World League ha vissuto due fasi: il dominio azzurro e quello brasiliano. La “generazione dei fenomeni” italiana ha fatto man bassa agli albori della WL, portando a casa 8 delle prime 11 edizioni con 10 podi totali (fuori dalle prime 3 solo a Milano nel 1998, nda). Poi, il passaggio di testimone, con Giba e Nalbert a guidare i verdeoro alla vittoria nella finale di Katowice (Polonia) nel 2001 proprio contro gli Azzurri, al loro 11° podio in 12 anni. Per l’Italia sarà una delle ultime comparsate sui primi tre gradini del podio della World League, poi solo 3° nel 2003 e 2° nel 2004 a Roma, mentre il Brasile conquisterà 8 titoli in 10 anni – di cui 5 consecutivi dal 2003 al 2007 – scavalcando l’Italia nel computo delle vittorie complessive: 9-8. Negli ultimi due anni qualche novità. Prima la vittoria russa a Danzica nel 2011, seconda per l’Armata Rossa dopo l’incredibile vittoria di Belo Horizonte del 2002, quando contro ogni pronostico sconfissero il Brasile in casa impedendogli quello che sarebbe stato un settebello di successi consecutivi, poi quella della Polonia lo scorso anno a Sofia.

Gli allenatori delle sei squadre finaliste. Da sinistra: Glenn Hoag (Canada), Bernardo Rezende "Bernardinho" (Brasile), Andrey  Voronkov (Russia), Mauro Berruto (Italia), Javier Weber (Argentina) e Camillo Placì (Bulgaria) (foto FIVB)

Gli allenatori delle sei squadre finaliste. Da sinistra: Glenn Hoag (Canada), Bernardo Rezende “Bernardinho” (Brasile), Andrey Voronkov (Russia), Mauro Berruto (Italia), Javier Weber (Argentina) e Camillo Placì (Bulgaria) (foto FIVB)

Polonia che, però, a Mar del Plata non è arrivata, e non potrà quindi nemmeno tentare di difendere il proprio titolo. Peraltro, se dovesse vincere una squadra diversa da Brasile o Russia, per la prima volta nella storia della World League si avrebbero quattro vincitori diversi in quattro edizioni consecutive. Speriamo possa farcela, ma non sarà facile né tantomeno rispetterebbe il pronostico, la giovane italiane di Mauro Berruto, che potrebbe così accorciare le distanze dal Brasile nel medaglie. I verdeoro guidano con 9 vittorie e 16 medaglie totali (3 secondi posti e 4 terzi), noi inseguiamo con 8 successi e 13 podi (3 secondi posti, 2 terzi). Staccati anni luce tutti gli altri, con la Russia in terza posizione che ha si 13 presenze sul podio, ma con solo 2 successi, appunto, frutto di 5 secondi posti e 6 terzi. Seguono Cuba (1-5-3), USA (1-1-2), Olanda (1-1-1) e Polonia (1-0-1), le uniche altre nazioni capaci di vincere almeno una volta la World League. A podio, nella storia, anche la Francia (2° nel 2006), la CSI (3° nel 1991) e la Serbia, che nonostante i 7 podi complessivi conquistati nelle sue varie reincarnazioni – Jugoslavia, Serbia e Montenegro, Serbia – non è mai andata oltre il 2° posto, conquistato quattro volte.

L’Italia che si presenta per la 19esima volta alle finali di World League, dopo l’assenza del 2012, è una formazione molto giovane. L’età media è infatti di 25 anni per un gruppo che è la fusione di quelli fin qui impegnati nell’Intercontinental Round e nei Giochi del Mediterraneo. Di Mersin (Turchia), dove gli azzurri si sono messi al collo l’oro, in Argentina ci sono infatti tre reduci: il regista Marco Falaschi, il centrale Daniele Mazzone e lo schiacciatore Filippo Lanza. Il veterano del gruppo è capitan Savani forte dei suoi 31 anni (secondo più vecchio della spedizione dopo i 32 anni di Birarelli) e soprattutto delle sue 219 presenze azzurro con Travica, secondo più “esperto”, fermo a 143 caps. Sono tanti, invece, gli esordienti – o quasi – a questo livello: oltre all’esordiente assoluto Daniele Mazzone, infatti, altri sette Azzurri hanno non più di 17 presenze in nazionale.

Mauro Berruto, ct azzurro (foto FIVB)

Mauro Berruto, ct azzurro (foto FIVB)

Nella strada lunga e complicata verso quella vittoria che manca ormai dal 2000, o anche solo il podio su cui non saliamo dal 2004, l’Italia non potrà contare, insomma, nemmeno sull’esperienza. Ma di certo non mancheranno voglia ed entusiasmo, incarnate dal bombardiere Ivan Zaytsev che sarà il nostro principale punto di riferimento offensivo dopo aver chiuso la fase eliminatoria come il top scorer assoluto dell’intera manifestazione.

Sulla strada dell’Italia, alla ricerca del pass per le semifinali, ci saranno Bulgaria e Argentina. Vi lasciamo con il programma completo, con orari locali e italiani, della Final Six, ricordandovi che le gare dell’Italia, le due semifinale, la finale (e anche la finale 3° posto, in caso di presenza degli Azzurri) andranno tutte in diretta su RaiSport1, canale 57 del digitale terreste e 227 di Sky. E ovviamente…forza Azzurri!

17 luglio
Pool E: Brasile-Russia ore 17.30 locali (ore 22.30 in Italia)
Pool D: Argentina-Bulgaria ore 21 locali (2 in Italia)

18 luglio
Pool E: Russia-Canada ore 17.30 locali (22.30 in Italia)
Pool D: Bulgaria-Italia ore 21 locali (2 in Italia)

19 luglio
Pool E: Canada- Brasile ore 17.30 locali (22.30 in Italia)
Pool D: Italia-Argentina ore 20 locali (1 in Italia)

20 luglio – Semifinali
1° Pool D vs 2° Pool E ore 16.30 locali (21.30 in Italia)
1° Pool E vs 2°Pool D ore 20 locali (1 in Italia)

21 luglio – Finali
3°-4° posto ore 16.30 locali (21.30 in Italia)
1°-2° posto ore 20 locali (1 in Italia)

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