
Un’immagine suggestiva di Federica Pellegrini in gara alle Olimpiadi di Londra 2012 (photo by olympicgirls.net)
Prendete una lontana città nel cuore della Russia, 2500 atleti di 186 paesi e tanta acqua. Shakerate il tutto per 17 giorni di gare ed eccovi servita la sedicesima edizione dei Campionati Mondiali di nuoto 2015. Uno dei grandi eventi dell’estate che prende il via oggi a Kazan, a quasi 4mila chilometri da casa nostra, e che fino al 9 agosto emozionerà i tifosi degli sport acquatici di tutto il globo.
Si parte con i tuffi, poi nella seconda settimana toccherà alle gare di nuoto vero e proprio. Una kermesse iridata che sentirà la mancanza di qualche vecchio protagonista degli ultimi anni, su tutti Michael Phelps. Nessun grande campione, anche se i media attendono proprio i Mondiali per l’esplosione di una stella del nuoto.
Chi se ne intende non prevede una grande edizione dei Mondiali per l’Italia, che però ha come obiettivo quello di migliorarsi rispetto a Barcellona 2013, quando con appena 5 medaglie (un oro, tre argenti e un bronzo) si piazzò undicesima nella classifica finale. In ogni caso gli azzurri saranno in gara in tutte le competizioni, dai tuffi alle acque libere, dal nuoto sincronizzato alla pallanuoto. Tania Cagnotto, Martina Grimaldi, Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini i nomi principali della comitiva italiana. E poi, appunto, la pallanuoto, con Settebello e Setterosa a tentare di rinverdire i fasti del passato. Sarà dura, in ogni caso, raggiungere i livelli di Shanghai 2011 (9 medaglie) o addirittura quelli dell’edizione casalinga di Roma 2009, quando al collo gli azzurri si misero ben 10 medaglie.
A fare notizia nei giorni scorsi, poi, l’assenza dello storico delfino azzurro Filippo Magnini. Non mancherà del tutto, ok, ma sarà presente solo in staffetta mentre non è stato scelto dal ct per la “sua” gara, i 100 stile libero. Meglio Luca Dotto, secondo il tecnico Butini, e così Magno non potrà nuotare nella doppia vasca che gli valse l’oro nei Mondiali 2005 (da brividi, la più veloce di sempre) e 2007. Di fatto, secondo i tifosi, una scelta sbagliata che potrebbe diminuire ulteriormente le speranze italiane. Anche se, va detto, Magnini non va a medaglia dagli Europei del 2012 e ai Mondiali addirittura dal successo di 8 anni fa.
In complesso i favoriti, come sempre, sono gli Stati Uniti, che da ben 6 Mondiali a questa parte non hanno rivali nel medagliere, anche se gli atleti della Cina sono attesi al possibile sorpasso. Sulle 75 medaglie d’oro in palio, vedrete, una buona percentuale finirà nei costumi di statunitensi e cinesi.