
Gianluigi Buffon impegnatao durante la gara-record con il Borussia Mönchengladbach
Quello appena andato in archivio è stato un turno di Champions League molto scoppiettante. O meglio, ricco di curiosità e traguardi statistici. Ripercorriamoli allora insieme partendo da quelli relative alle due squadre italiane.
La copertina, noblesse oblige, non può non essere per Gigi Buffon. Il capitano della Juventus e della nazionale, 37 anni, nella gara casalinga contro il Borussia Möenchengladbach ha superato Alessandro Del Piero – altra icona juventina del recentissimo passato – diventando così il calciatore con più minuti giocati nella storia con la maglia bianconera: 48885. Vale a dire più di 800 ore, cioè oltre 13 giorni e mezzo di gioco con la maglia della Vecchia Signora. Leggenda.
Sicuramente meno invidiabili i record fatti segnare dalla Roma con il rocambolesco pareggio in casa del Bayer Leverkusen. Il 4 a 4 degli uomini di Garcia in terra tedesca eguaglia il pareggio con più gol nella storia della Champions League. In precedenza c’erano stato solo altri due pareggi con 8 gol: tra Amburgo e Juventus nel 2000 e nel derby inglese tra Chelsea e Liverpool nel 2009. Record negativo anche per il tecnico giallorosso, che dimostra veramente poco feeling con la Champions League. In carriera Garcia ha infatti vinto il 50% delle gare disputate tra serie A e Ligue1, ma la percentuale scende addirittura al 14% nella massima competizione europea.
E così la Roma, che ha concesso 5 dei 7 gol subiti fin qui in Europa nei primi 30 minuti di gioco, evidenziando un approccio alla gara davvero deficitario, è a secco fuori casa in Champions da quasi 5 anni. Era il 3 novembre 2010 e la formazione allora guidata da Claudio Ranieri sconfisse 3 a 2 a domicilio il Basilea con reti di Menez, capitan Totti su rigore e Greco. Da lì 3 pareggi e 3 sconfitte. L’unico a sorridere in casa romanista è Daniele De Rossi: con la doppietta ai tedeschi è salito a 6 gol in Champions in carriera, diventando il terzo marcatore all-time dei giallorossi in questa competizione. Davanti solo capitan Totti, ovviamente, con 17 gol, e Mirko Vucinic con 8.
Rimanendo in tema di doppiette, quella messa a segno da Ivan Rakitic a Borisov è appena la terza di un calciatore subentrato a gara in corso per il Barcellona. Prima di lui solo Messi contro lo Shaktar Donetsk e Tello con il Bayer Leverkusen. E proprio gli ucraini dello Shaktar sono stati i protagonisti di un altro record dell’ultimo turno di Champions, peccato che non l’abbiano potuto festeggiare a dovere. La sconfitta in casa del Malmö, infatti, è stata la panchina numero 100 nella massima competizione europea per l’ex Inter Mircea Lucescu. Appena il quinto allenatore nella storia a raggiungere la tripla cifra di panchine dopo quattro mostri sacri come Ferguson (190), Wenger (171), Ancelotti (142) e Mourinho (130).
Il Manchester United, invece, porta bene alle coppie di fratelli. I russi Alexei e Vasili Berezutski sono diventati appena la seconda coppia nella storia protagonista di un cambio in Champions League quando Alexei ha preso il posto di Vasili al 41esimo della gara casalinga contro i Red Devils. La coppia che li ha preceduti? I brasiliani, allora proprio al Manchester, Pereira Silva: nel 2011 Fabio – attualmente al Cardiff City –prese il posto di Rafael, ora approdato al Lione.
Tra tanti gol, chiudiamo con un record di astinenza. Lo 0-0 con cui il Real Madrid ha impattato nel big-match in casa del Paris Saint-Germain ha segnato – è proprio il caso di dirlo – la fine di una lunga striscia positiva per i Blancos. Gli spagnoli, infatti, andavano in rete da 41 gare consecutive nella fase a gironi di Champions. L’ultima volta che erano rimasti a secco a questo punto della competizione era addirittura il novembre 2008, quando furono sconfitti 2-0 dalla Juventus.