16-0: i Golden State Warriors riscrivono la storia NBA

foto: ESPN Stats & Information

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WWWWWWWWWWWWWWWW. No, non si è bloccata la mia tastiera, è semplicemente la striscia di risultati dei Golden State Warriors per iniziare la stagione NBA. 16 “doppie-vù” consecutive, 16 vittorie di fila ad inizio anno senza che nessuno riuscisse a sbarrargli la strada. Nella storia dell’NBA non ci era mai riuscito nessuno.

Prima di un irreale Steph Curry ed i suoi Splash Brothers, i migliori inizi di stagione – entrambi 15-0 – appartenevano ai Washington Capitols della stagione 1948/49 ed agli Houston Rockets nel 1993/94. Ma non è tutto. I campioni NBA in carica hanno una striscia aperta di 20 vittorie consecutive, se si considerano i quattro successi con cui avevano chiuso la scorsa regular season. Ora, dunque, si metteranno a caccia della striscia-record, che appartiene ai Los Angeles Lakers 1971/72 con 33 vittorie consecutive.

Erano i Lakers di Chamberlain, West, Baylor e Goodrich. Ironia della sorta, lontani parenti della tristissima versione odierna dei Lakers, una delle franchigie più vincenti della storia che però stavolta entra nei libri di record dal lato sbagliato: come vittima inerme e sacrificale di questi Warriors schiacciasassi, annientati 111-77 per la win del 16-0, mentre i losangelini assistono al malinconico declino di uno dei più grandi di sempre: il mamba Kobe Bryant.

Ma torniamo ai Warriors ed a quel record di 33 vittorie consecutive che ora proveranno ad inseguire. Se Curry e compagni riuscissero ad arrivare a 32, la gara per pareggiare il record sapete quale sarebbe? Quelle del giorno di Natale contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James e Kevin Love. Vi immaginate un palcoscenico migliore per (ri)fare la storia?

Intanto i Warriors, con l’attuale striscia di 20 vittorie, hanno già firmato la quarta più lunga di sempre. Davanti, oltre alle 33 già citate, ci sono le 27 di fila dei Miami Heat dei Big Three nel 2012/2013 e le 24 dei Rockets 2007/2008 di Yao e T-Mac. Nessuno, invece, era mai riuscito a firmare strisce di almeno 16 vittorie in due stagioni di fila: missione compiuta.

Ma non basta, perché con 27 vittorie casalinghe consecutive – striscia ancora aperta – e 48 successi davanti al proprio pubblico su 50 gare giocate dall’inizio della scorsa stagione, i Warriors danno l’impressione di poter puntare a qualcosa di ancora più grande: il record di gare vinte in una regular season. Record che, nemmeno a dirlo, appartiene ai Chicago Bulls di Michael Jordan, che nel 1995/1996 chiusero con 72 vittorie e 10 sconfitte, unica squadra nella storia NBA capace di vincere più di 70 gare.

Visto come stanno dominando attualmente i Warriors, non sembra un risultato irraggiungibile. Qualche piccolo dato per inquadrarli al meglio: Golden State in questa stagione è stata in vantaggio di almeno 15 punti per 167 minuti fin qui. Nessuna altra squadra NBA ha superato quota 100. Ed i Warriors sono stati sotto per appena 149 minuti totali. Golden State ha vinto due gare di almeno 30 punti: le stesse di tutte le altre squadre messe insieme.

La caccia ai Bulls di Jordan e ai Lakers di Chamberlain è dunque aperta. Quelle squadre mitologiche erano guidate da due giocatori irripetibili ed inarrestabili. Ma anche Steph Curry, il ragazzo con le caviglie deboli che all’università fu costretto ad andare a Davidson perché nessuna delle grandi scuole gli ha offerto una borsa di studio, non è da meno. In questo inizio di stagione il figlio di Dell scrive 32.1 punti, 5.1 rimbalzi e 5.9 assist ad allacciata di scarpe. Il tutto con il 51.2% dal campo, il 43.1% da 3 ed il 93.8% ai liberi. Irreale. Anzi, storico. Come i suoi Golden State Warriors.

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3 risposte a “16-0: i Golden State Warriors riscrivono la storia NBA

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