Dal Barcellona a Curry, dalla Pennetta a Bolt… un 2015 di grande sport!

Roberta Vinci e Flavia Pennetta alla premiazione degli Us Open 2015

Roberta Vinci e Flavia Pennetta alla premiazione degli Us Open 2015

Un anno di speranze, sogni, delusioni, gol e acrobazie, tuffi e record, rovesci e schiacciate. Ripercorriamo insieme 365 giorni di grande sport, dal tennis al nuoto, dal basket ai motori, e poi tanto calcio, italiano ed estero, con una nostra sintesi di questo 2015.

Dovendo scegliere un’immagine simbolo dello sport di quest’anno, almeno per l’Italia, ecco la fantastica sfida tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci nella finale degli US Open di tennis. Quel giorno non ha vinto solo la bella Flavia, ma tutto lo sport azzurro.

E sempre nel tennis ecco la conferma di Novak Djokovic e di Serena Williams, e l’affermazione della Gran Bretagna nella coppa Davis. Nel rugby l’Irlanda fa suo il Sei Nazioni e la Nuova Zelanda si aggiudica la Coppa del Mondo, prima nazione a riuscirci per ben tre volte. Nel Super Bowl di football americano la vittoria va ai New England Patriots di Tom Brady.

Ma il 2015 è stato ricco di gioie internazionali per l’Italia. E’ stato l’anno di Dorothea Wierer, che ha vinto la 15 km di Oestersund nel biathlon. E’ stato l’anno di Tania Cagnotto, tuffatrice da brividi a Kazan, e della rinascita di Federica Pellegrini nel nuoto. Di uno sci azzurro tornare a sorridere con Pellegrino, Brignone, Paris e Fanchini, anche se nel mondo si conferma regina Lindsey Vonn.

L’anno, l’ennesimo da quando domina le piste, di Usain Bolt, che ai Mondiali di Atletica di Pechino ha zittito tutti con 3 ori (100, 200, 4×100). L’anno dei Giochi Olimpici Europei di Baku, dove l’Italia conquista 10 ori, 26 argenti e 11 bronzi, l’anno della scherma che ai Mondiali fa strage di medaglie con 3 ori, 3 argenti e 4 bronzi.

L’anno su due ruote di Contador, primo al Giro D’Italia, e di Froome, al bis nel Tour de France. E su due ruote, ma a motore, ha viaggiato la polemica di Valentino Rossi, su cui ha prevalso, in qualche modo, Jorge Lorenzo, mentre nelle quattro ruote della Formula Uno ha avuto la meglio Hamilton.

L’anno del trionfo di Trento nel volley maschile italiano e di Sassari nel campionato maschile di basket, anche se il 2015 della pallacanestro vuol dire soprattutto due realtà made in Nba: l’esplosione definitiva del talento di Stephen Curry e l’annuncio dell’addio sportivo di Kobe Bryant.

Il calcio in Italia è passato da un opposto all’altro. E’ stato l’anno orribile del Parma, fatto fallire e ripartito dalla Serie D, ma anche l’anno del quarto scudetto consecutivo della Juventus e della finale di Champions per i bianconeri. Quella finale persa contro il Barcellona invincibile del trio delle meraviglie. L’anno del Cile, che si aggiudica la Coppa America casalinga ai rigori contro l’Argentina di un Messi mai profeta in patria.

Quell’anno in cui la Premier League inglese ha visto al centro dell’attenzione due saluti. Quello di maggio da parte di Steven Gerrard, che ha dato l’addio al suo Liverpool dopo 17 stagioni (708 partite, 185 gol). E quello di Mourinho, la cui storia d’amore col Chelsea è finita in un dicembre di polemiche e sconfitte.

Ma anche, purtroppo, l’anno degli scandali del grande calcio, con la Fifa nel caos e i grandi capi del football mondiale, Blatter e Platini, passati in pochi mesi dalla gloria alla cruenta polvere di manzoniana memoria. Quello scandalo dato anche dai tifosi, se così li vogliamo chiamare, del Feyenoord, giunti a Roma dall’Olanda per devastare la Fontana della Barcaccia in piazza di Spagna.

Ecco, la nostra speranza è che queste brutte pagine di sport si vedano sempre meno, già a partire dal 2016. Buon anno da Pensieri di Sport!

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