
Mario Cipollini, braccia al cielo, esulta per la vittoria del Campionato del Mondo di Ciclismo a Zolder (Belgio) il 13 ottobre del 2002. (Photo by Graham Watson)
Valentino Rossi, Max Biaggi o, magari, Mick Doohan. Insomma, la velocità su due ruote negli ultimi anni. Sì, ma solo grazie a un motore. La velocità fatta solo di ruote e muscoli ha un nome e un cognome: Mario Cipollini. Per tutti “Il Re Leone”, che oggi, 22 marzo, compie 50 anni.
Di lui Giancarlo Padovan ha scritto: “Cipollini è di una bellezza assoluta, antica, perfettamente levigata fuori da ogni scoria del passato e da ogni ingiuria del futuro”. Una descrizione perfetta per Cipollini, autentico ponte tra il ciclismo delle antiche battaglie e quello moderno dominato da sponsor e tecnologia.
Nato a Lucca il 22 marzo del 1967, professionista dal 1989 al 2005, durante la propria carriera ha visto alternarsi in gara campioni di ogni tipologia possibile. Scalatori, grimpeur, passisti, da Pantani a Indurain fino a Contador, e poi Bugno, Armstrong, Ullrich. Cambiavano tutti, tranne lui. In velocità, nello sprint degli ultimi metri, un solo vero dominatore: Cipollini, sempre Cipollini.
Per raccontarlo bastano i suoi 191 successi in carriera. Tra le affermazioni più celebri di certo il Mondiale di Zolder del 2002, anno in cui si era imposto anche nella classicissima Milano-Sanremo.
Nonostante un carattere eccentrico, era un vero professionista, una macchina nata per lo scatto finale. Considerato uno dei dieci sprinter migliori della storia del ciclismo, nei tre grandi Giri (Italia, Francia, Spagna) ha ottenuto 57 trionfi. Meglio di lui solo il grande Eddy Merckx con 65.
Inoltre prima di lui il record di vittorie di tappa al Giro D’Italia era di 41, apparteneva al mitico Binda e risaliva agli anni Trenta. Lui lo ha migliorato, vincendone 42 (la prima a 22 anni, l’ultima a 36) in 14 partecipazioni. Chiaramente, tutte in volata.
Ecco, a proposito di questo ultimo termine, il dizionario Treccani scrive così:
volata s. f. [der. di volare2]. – 1. a. L’azione, il fatto di volare per un determinato tratto, riferito soprattutto a uccelli…
Più avanti, parlando di sport, si può leggere:
Nelle gare di corsa, e spec. nelle corse ciclistiche, lo sforzo compiuto dal concorrente per raggiungere la massima velocità e superare gli avversari che gli stanno vicini, soprattutto in prossimità del traguardo.
Male Treccani, male. Per semplicità, come definizione del termine “volata”, sarebbero bastate due parole: Mario Cipollini. O magari, parlando del dizionario online, si poteva semplicemente pubblicare questo video.
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