
Valentina Vezzali, a destra, durante i suoi ultimi minuti in pedana, durante la finale mondiale di fioretto femminile a squadre di Rio De Janeiro (Foto Bizzi)
Quando uno sportivo decide di smettere, si parla di ritiro. Ma oggi che a lasciare è stata l’atleta più medagliata della storia dello sport italiano si può parlare veramente della fine di un’era. A scendere per l’ultima volta dalla pedana è stata Valentina Vezzali. Non solo una fiorettista, non solo una schermitrice. LA scherma fatta persona.
A 100 giorni esatti dal via dei Giochi di Rio, che partiranno il prossimo 5 agosto, la Vezzali ha annunciato infatti il proprio ritiro. Una fine che non sorprende poi troppo, se ai suoi 42 anni di età si somma il fatto che il fioretto a squadre femminile non sarà tra le specialità della scherma a queste Olimpiadi.
Dopo oltre vent’anni di successi, così, ha scelto questo 26 aprile per salutare, e lo ha fatto con l’ennesima medaglia, un argento mondiale arrivato dopo il ko nella finale di Rio De Janeiro contro la Russia, uscita vincitrice per 45 a 39.
L’unico modo per celebrare nel migliore dei modi la carriera della Vezzali è forse elencarne vittorie e record, come quello di essere stata la prima schermitrice al mondo ad essersi messa al collo tre medaglie d’oro olimpiche individuali in altrettante edizioni consecutive. In totale ai Giochi, tra il 1996 e il 2012, ha totalizzato 9 medaglie, di cui 5 da sola (3 ori appunto, un argento e un bronzo) e 4 con il meraviglioso dream team (3 ori e un bronzo).
Nata a Jesi il 14 febbraio del 1974, Maria Valentina Vezzali è stata la massima rappresentante di quello squadrone che, dalla Trillini di qualche anno fa fino a Errigo e Di Francisca di oggi, ha dominato le pedane del globo facendo dell’Italia la Nazionale più forte in assoluto.
L’apice raggiunto probabilmente ai Giochi di Londra del 2012, a 38 anni suonati, quelli in cui fu addirittura portabandiera. Poi, sulla pedana, le magie. Prima un’incredibile rimonta (4 punti in 13 secondi) per salire sul terzo gradino di un podio individuale tutto azzurro (prima volta alle Olimpiadi nel fioretto femminile). Poi l’oro a squadre, la sua nona medaglia olimpica.
Già da giovane metteva in riga tutte le rivali, tanto da restare, tra il 1996 e la pausa per maternità dopo Atene 2004, ininterrottamente numero uno del ranking mondiale del fioretto.
Tra i trionfi ci sono 16 ori mondiali (record assoluto, superato Edoardo Mangiarotti a quota 13), 13 europei, 14 titoli nazionali invididuali e 79 vittorie in Coppa del Mondo, che le hanno fruttato ben 11 sfere di cristallo.
E poi le Universiadi, i Giochi del Mediterraneo e i trionfi juniores. Un elenco per il quale, a voler entrare nel dettaglio, ci vorrebbe troppo tempo. Ma sicuramente meno di quello necessario a veder nascere, se mai accadrà, un’altra fiorettista come Valentina Vezzali.
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