
Usain Bolt domina incontrastato la semifinale maschile dei 100 metri ai Giochi Olimpici di Rio 2016 (Photo by Cameron Spencer – Getty Images)
Dodici mesi sono oggettivamente difficili da riassumere in poche righe. E allora, per sintetizzare questo 2016 all’insegna dello sport, ecco 4 foto e 1 video. Insomma, 5 simboli per un anno a 5 cerchi. Una scelta che può lasciare spazio a perplessità, ma che rappresenta il nostro anno sportivo, tra chi ha vinto a sorpresa, chi si è confermato e chi, invece, ha salutato.
La foto di apertura, lo avete visto, non lascia dubbi. Essendo stato l’anno delle Olimpiadi di Rio De Janeiro, è stato, ancora una volta, l’anno di Usain Bolt. La prima foto doveva essere la sua, di chi, come nessuno prima, ha messo a segna il terzo tris consecutivo di medaglie d’oro nella velocità. Perché va bene De Coubertin e tutta la bontà olimpica, ma in fondo per noi nello sport conta chi vince, e Bolt è il simbolo fatto persona del dominio assoluto. Ma per fargli compagnia e concedere le quote rosa a Rio 2016 ecco una foto di Katie Ledecky, che alle Olimpiadi brasiliane si è aggiudicata 4 ori e un argento.

Katie Ledecky, nella finale femminile dei 400 metri stile libero del 7 agosto scorso, disputa letteralmente un altro sport rispetto alle rivali (Photo by Al Bello – Getty Images)
E a proposito di trionfi, per quanto riguarda il calcio è stato senza dubbio l’anno di Claudio Ranieri e del suo Leicester. Una Premier League mai così sorprendente.

Claudio Ranieri e il capitano del Leicester Wes Morgan alzano al cielo il trofeo della Premier League 2015-2016 (Photo Getty Images)
Vittorie incredibili, inattese, sorprendenti? Il 2016 non è stato certo avaro al riguardo. Lo sanno bene negli Usa, dove i Chicago Cubs hanno vinto le World Series di Baseball dopo oltre un secolo. Tutta una gioia in un’esultanza.

Anthony Rizzo urla, braccia al cielo, nel momento decisivo delle World Series 2016 (Photo by Arturo Pardavila – Hoboken)
Ma è stato anche l’anno di tanti addi. I saluti definitivi di chi ha lasciato questo mondo sul quale, probabilmente, era giunto dalla spazio. Extraterrestri dello sport, su tutti il genio del calcio olandese Johan Cruyff e il più grande pugile della storia, Muhammad Alì. E poi l’anno di chi ha salutato, ma solo l’attività agonistica. Tanti nomi di spicco, da Bradley Wiggins nel ciclismo ad Ana Ivanovic nel tennis, da Valentina Vezzali nella scherma fino a Nico Rosberg, che dopo la vittoria del titolo ha deciso di lasciare la Formula 1.
Ma per noi il saluto allo sport più importante di questo 2016 resta quello di Kobe Bryant. Unico campione in grado, dopo Michael Jordan, di rappresentare come simbolo e come qualità sul parquet il basket a livello mondiale. Nel nostro video conclusivo ecco l’ultimo dei 33643 punti in Nba della sua carriera stellare.